Torta mele e cioccolato – keki ya matunda

Oggi posto una ricetta imparata da una mia carissima amica che fa volare la mia mente tra i ricordi.

Abbiamo preparato questa torta assieme, per la prima volta, in Tanzania a Nzihi, per i bambini dell’orfanotrofio che ho gestito per 5 anni…la semplicità degli ingredienti ci ha permesso di riproporla…

watoto

Di solito i bimbi mangiano solo cibi locali, in modo da non farli abituare a qualcosa che poi non potranno più avere…ma ogni tanto una festicciola non fa mai male; spero di proporvi presto anche qualche specialità tanzaniana sia dolce che salata…

Purtroppo ho poche foto perché la torta è sparita in pochi secondi e direi che hanno gradito anche le “mamme” che lavoravano con me.

Tutte le volte che preparo questa torta, mi ricordo delle risate della mia amica mentre tentavamo di montare le chiare senza sbattitore elettrico e poi la gioia negli occhi dei bimbi e le loro risate mentre corrono da una parte all’altra della casa…

Questa volta l’ho preparata per regalarla alla mia nonnina e poi ho fatto dei tortini per noi…

torta mele cioccolato

tortini mele e cioccolato

La torta risulta sofficissima e piena di mele, qui si possono usare le mele renette, in Tanzania esiste un solo tipo di mele che viene dal Sudafrica, piccole molto sugose con la pelle rossa-verde, erano comunque ottime. Io ne metterei anche più di 1 Kg, vedrete che l’impasto sembra poco ma poi aumenta molto di volume.

Tempo di preparazione: 40 minuti + 40 di cottura

Dosi per teglia da 24-26 cm

Ingredienti:

  • 250g di farina 00
  • 250g di zucchero
  • 200 ml di olio di semi di girasole
  • 4 uova
  • 1 busta di lievito in polvere
  • 75g di cacao amaro
  • 1kg di mele già sbucciate

Preparazione:

  1. Sbucciare le mele, tagliare a metà e poi tagliare fettine da 1/2 cm.
  2. Separare i tuorli dalle chiare e riporre le chiare in frigorifero, perché fredde si montano meglio.
  3. Mettere lo zucchero e i tuorli nella planetaria e montarli a lungo con la frusta sbattitore flessibile. Se non si ha la planetaria basta uno sbattitore elettrico… in Tanzania era venuta buonissima senza molti attrezzi a disposizione 🙂
  4. Una volta che il composto è diventato spumoso, setacciare assieme farina cacao e lievito e aggiungerli al composto. Unire anche l’olio. Mescolare bene, il composto risulterà molto compatto e duro da mescolare, non vi spaventate è la giusta consistenza!
  5. Trasferire l’impasto in una bacinella capiente e unire le mele tagliate a fettine, mescolare bene. Preriscaldare il forno a 180 gradi.
  6. Pulire la planetaria e cambiare la frusta, mettendo quella per montare le chiare. Montare le chiare a neve ben ferma. Unire al composto mescolando delicatamente dall’alto verso il basso.
  7. Foderare uno stampo a cerniera con carta da forno e versare l’impasto. Infornare a 180 gradi per 40 minuti tenendo controllato. Questa volta oltre alla torta grande ho preparato anche quattro stampini da muffin “rubando” un pochino di impasto della torta. La torta è risultata più bassina del solito ma buona…ho potuto portarla a più persone 🙂 Se fate i tortini bastano 30 minuti, lo sentite anche dall’odore, altrimenti guardate la cottura con uno stuzzicadenti, se risulta asciutto sono pronti.
  8. La torta non è bellissima da vedere, ma veramente ottima!!! Buon Appetito!!

tortini alle mele

Con questa ricetta partecipo al contest Il sapore dei ricordi di la cucina leggera ma non troppo:

il_sapore_dei_ricordi

3 risposte a “Torta mele e cioccolato – keki ya matunda

  1. Il Suo post mi ha ricordato un aneddoto che raccontava spesso mia nonna.
    Lei diceva che da bambina aspettava tutto l’ anno che arrivasse il Natale, perché sapeva che per quella festa le sarebbe stato regalato un cioccolatino. Allora quel minuscolo pezzo di cioccolata era un lusso inimmaginabile, che ci si poteva permettere appunto soltanto una volta l’ anno. Adesso invece, diceva mia nonna, se ho voglia di un po’ di cioccolata vado al supermercato e me ne compro una stecca larga così e spessa così per un euro e spiccioli.
    Mia nonna ci faceva questo paragone per farci capire che adesso ogni giorno é festa, ogni giorno é Natale, perché ora possiamo permetterci di fare tutti i giorni delle cose che soltanto pochi anni fa erano delle comodità inaccessibili. E quindi finiamo per darle per scontate, non le apprezziamo nella giusta misura e non siamo mai contenti.

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